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Galleria d’arte moderna Giovanni Caramdente 
Giorgio Facchini  
Spoleto 2022

Biografia

Giorgio Facchini nasce a Fano nel 1947. Fin da giovane coltiva il disegno e, parallelamente agli studi, frequenta il laboratorio orafo dello zio, dove apprende la fusione su osso di seppia e le tecniche fondamentali del mestiere.
Dopo il diploma presso l’Istituto d’Arte di Fano, prosegue la formazione a Venezia. I suoi primi lavori sono gioielli informali, realizzati tramite fusione su osso di seppia, ai quali seguono creazioni di carattere più spaziale.
La sua prima mostra personale si svolge nel 1966 alla Galleria Fanesi di Ancona, con presentazione in catalogo di Edgardo Mannucci.

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Gli anni delle prime affermazioni

Nel 1967 Facchini vince il primo premio alla Bevilacqua La Masa di Venezia; l’anno successivo partecipa alla 34ª Biennale – Padiglione Arti Decorative, ottenendo ex aequo il primo premio.
Dal 1969 avvia la ricerca sui gioielli cinetici e viene invitato da Pierre Cardin a Parigi per presentare le proprie creazioni in occasione della collezione Autunno/Inverno. Nello stesso anno ottiene la Coppa d’argento “Ministro del Turismo e dello Spettacolo” alla V Biennale d’Arte del Metallo di Gubbio.


Tra il 1970 e il 1973 partecipa alle più importanti mostre dedicate al gioiello d’artista, presso gallerie italiane e istituzioni come la Triennale di Milano, esponendo accanto a Ceroli, Consagra, Capogrossi, Pomodoro, Franchina e Carrino.

Nel 1972 espone alla gioielleria Drummonds di Melbourne e nel 1973 si aggiudica il primo premio “Diamanti Oggi” al concorso De Beers di Milano. In questi anni si rafforza il suo legame con il Festival dei Due Mondi di Spoleto, per il quale nel 1974 realizza la medaglia in oro commissionata dalla contessa Alicia Paolozzi. Nello stesso anno tiene una personale al Wichita Art Association Galleries in Kansas (USA).

Mostre e riconoscimenti internazionali

Negli anni Ottanta torna ad esporre a Melbourne con una nuova personale e presenta gioielli d’argento alla Pinacoteca di Macerata, cui seguono mostre alla Galleria del Naviglio di Venezia.


Nel 1987 riceve una prestigiosa committenza dal governo italiano: una scultura in ventuno esemplari destinata al 13º incontro delle Sette Nazioni più influenti del mondo, tenutosi a Venezia.


Negli anni Novanta partecipa alle rassegne Oro d’Autore di Arezzo e Buenos Aires, espone nuovamente al Naviglio di Venezia e prende parte a collettive alla Galleria Extra Moenia di Todi. Nel 1997 il Museo Archeologico di Milano gli dedica una significativa personale dal titolo Gioielli, sculture, oggetti, medaglie.

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" Abbracciarsi" (incontro G7 a Venezia), 1987 

argento e perspex , 21 esemplari

Giorgio Facchini

Un percorso artistico in continuo dialogo con il mondo

Dal 2001 Facchini è presente in mostre di rilievo internazionale, tra cui L’arte del gioiello e il gioiello d’artista dal ’900 ad oggi al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti (Firenze) e Immaginazione Aurea alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Viene invitato alla XXIV Biennale di Scultura di Gubbio (2005) e partecipa alla Rassegna Internazionale G.B. Salvi di Sassoferrato (2006).
Nel 2009 espone al Museo Gaffoglio di Rapallo nella mostra dedicata alla scultura italiana nel gioiello contemporaneo.
Seguono la personale alla Galleria Sturni di Roma (2010) e, nel 2018, la grande mostra Gioielli come sculture / Sculture come gioielli alla Galleria d'Arte Moderna “Giovanni Carandente” di Spoleto.
Partecipa inoltre a numerose collettive internazionali presso Didier Ltd (Londra e Parigi), Miami Basel, Mahnaz Collection e Magazzini Barneys di New York.

Nel 2019 è incluso nella mostra Scultura Aurea al Palazzo Ducale di Urbino.
Nel 2020 tiene la personale esposizione The Art of Jewellery alla Collectors Gallery di Bruxelles.
Parteciperà poi e a fiere importanti come come Art Élysées – Art Design di Parigi e Brafa Art Fair di Bruxelles.
Nel 2024 la Mahnaz Collection Gallery di New York ospita la personale esposizione artistica Facchini’s Jewels 1967–2024.

Insegnamento e contributi critici

Dal 1974 al 1993 Facchini è docente di Discipline plastiche, scultura e gioiello contemporaneo all’Accademia di Belle Arti di Macerata, per poi proseguire l’attività didattica all’Accademia di Brera (Milano) dal 1994 al 2007.
Numerosi critici e studiosi hanno scritto sul suo lavoro, tra cui Ermanno Arslan, Alba Cappellieri, Silvana Bernasconi, Carlo Bo, Mauro Corradini, Enrico Crispoldi, Edgardo Mannucci, Mariastella Margozzi, Vittorio Brandi Rubiu, Paola Stroppiana, Tommaso Trini, Marco Tonelli, Federica Facchini, Gianluca Marziani e Saverio Verini.

Telefono

+39 3480339788

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