PENSIERO FORMA SPAZIO TEMPO
- Giorgia Facchini

- 8 nov
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Aggiornamento: 1 giorno fa

Facchini è scultore di lungo corso, fin dai suoi studi all'Accademia di Venezia. Che la scultura innervi ogni artefatto prodotto nel suo atelier di Fano, lo dimostra appieno la circolarità degli elementi raffigurati. Segni simbolici e figure allegoriche si coniugano sempre per formare un concerto plastico, un coro cromatico, di singolare eloquenza in tondo, anche se annodati solo su un piano. Facchini crea raffinate sculture, aperte all'ambiente, senza gonfiarle in monumenti chiassosi. Preferisce gli incontri ermetici. Egualmente circolare è il costrutto geometrico dei suoi gioielli di fama internazionale. Che non abbracciano solo i polsi che pulsano la vita, ma fasciano l'orecchio e il petto come costrutti convessi, una convessità già tanto cara ai dipinti di De Chirico.
In loro, Facchini fa circolare un flusso di pietre e metalli preziosi, arcuato su scudi di luce. La forza dell'essenza rende le loro composizioni tanto più esemplari quanto più essenziali.
Per Einstein, la fisica doveva essere bella. Per Facchini la bellezza deve essere fisica. E delle sue medaglie, tonde per definizione, che dire? Beh, sono mini, ma ci ricordano spesso i megaliti.
Nel loro piccolo, sintetizzano un tema o un campo di attività con un simbolismo che innova segni dagli Egizi al Futurismo, dall'Illuminismo ai Modernisti. Noi terrestri abbiamo sempre visto i cieli stellati e l'universo come sfere celesti. Ora i cosmologi dicono che l'universo è piatto. Ma nei piani orafi di Facchini vediamo sfere. Così merita di essere inteso il linguaggio immaginifico degli artefatti di Facchini: come un tessuto vascolare di intrecci pulsanti, nel suo linguaggio eminentemente plastico che si fa tattile al punto di indurci a toccarlo, circolano lucori cromatici che sono pittura per gli occhi. Tra segni scolpiti e colori a sbalzo c'è un cuore che batte assieme alla visione. Ecco, perché dopo avere scritto più volte sulla sua arte, generosa di invenzioni e di echi, dichiaro che Giorgio Facchini è un grande donatore di simboli, linfe di umanità e bellezza.
Scritto da Tommaso Trini - critico d'Arte
